Quarta tappa

 Quarta Tappa



(Maria Andrea) Il 18 aprile abbiamo intrapreso l’ultima tappa della fascia olivata da
Trevi a Poreta della lunghezza di 20 km circa (Tommaso Sap) con la voglia di goderci al massimo questa esperienza dato che appunto era l’ultima ed infatti è andata così. (Anna) Siamo partiti alle 09:30 da piazza Garibaldi di Trevi, percorrendo una strada molto tranquilla e asfaltata caratterizzata da bel paesaggio olivato.
Dopo aver visto la Chiesa di Santa Caterina, al cui interno, in fondo ad una parete, resta un grande affresco che raffigura una drammatica Crocifissione, abbiamo continuato a camminare e la strada è diventata sterrata. (Giuseppe)  Ci siamo immersi completamente nella natura.

(Margherita) Siamo passati vicino a un lungo e meraviglioso acquedotto medievale distintamente visibile continuando il percorso anche dalla collina opposta.
Il giorno prima dell’uscita avevamo già iniziato a fare piccole ricerche su ciò che avremmo visto così che a turno arrivati nei diversi luoghi tutti spiegavano al resto della classe al posto che farlo fare alle professoresse. (Simone) Lungo il cammino abbiamo incontrato un pellegrino che veniva da Monaco. (Giorgia) Si chiamava Titin, è stava percorrendo in solitaria la via di  Francesco, un cammino che in molti tratti si interseca con la via degli Ulivi. 

(Anna) Fino a qui tutto tranquillo ma ecco che è arrivata la minaccia più grande ma non quella impossibile: la prima salita di quella giornata.

Stanca morta, rossa come un pomodoro e con il respiro più vecchio dei miei anni posso dire di avercela fatta e, stranamente, senza aver fatto più fermate di quelle che fa un autobus per raggiungere Eremo delle Sorelle Allodole che però non abbiamo avuto la possibilità di visitare perché quel giorno le suore non accettavano visitatori. (Maria Andrea) ho provato a tenere il passo di Simone Lorenzo e Tommaso ma è stato alquanto impegnativo.

(Jasmine) In una camminata devi sapere resistere e concentrarti al meglio per superare ogni difficoltà che ti aspetta nel percorso.

Verso le 11 siamo arrivati a Pissignano chiamato anche paese degli artisti perchè si narra che lì ci abitano solo artisti stranieri e hanno tutte ville stra colorate e decorate.

(Valentina) Ci siamo diretti verso le Fonti del Clitunno, dove ci siamo fermati per

mangiare. (Lorenzo) Dato che avevamo del tempo libero abbiamo girato per le fonti, vedendo: delle papere, dei cigni, degli anatroccoli e una papera mandarina.

(Anna) È un  luogo dalle sembianze incantate con acqua cristallina.
(Giorgia) Personalmente mi sono divertita molto dando alle papere alcuni semi che avevo comprato poco prima all’entrata.
(Bianca) Usciti dal parco ci siamo recati verso la gelateria più vicina, dove abbiamo assaporato un buon gelato di qualità.

Insomma ci siamo riposati un po’ visto che dopo avremmo dovuto affrontare una salita molto tosta per arrivare a Campello Alto: (Bianca) 4 km sotto il sole ardente. Non è stato facile, però la rifarei anche altre volte. 

(Anna) Mi sono pentita di tutti gli anni di sport mai praticati in vita mia.

Arrivati in cima abbiamo visitato “Relais Borgo Campello,” un albergo diffuso situato nel convento dei padri Barnabiti e  all’interno del castello medievale.  Qui la direttrice della struttura ci ha spiegato la storia del borgo e del suo antico hotel, che conserva (Anna)all’interno del convento anche un affresco di un allievo di Giotto.

(Martina) Con qualche risata e qualche battuta per distrarci dalla fatica abbiamo ripreso poi il cammino per dirigerci verso la fine della nostra ultima tappa.

(Giuseppe). Stava per iniziare un momento bellissimo per me, dopo 4 tappe ho deciso di prendermi un paio di chilometri per stare da solo, immerso nella natura e nei miei pensieri, meditando e

godendomi completamente il momento; ho fatto una breve sosta, dopo aver distaccato gli altri, su dei sassi ‘’scalando’’ una collinetta, in cui c’era un silenzio tale che permetteva di sentire solamente il vento e il canto degli uccelli. Dopo questa breve riflessione, è arrivato il momento dell’arrivo a destinazione, per certi versi è stato un momento bellissimo, perché sapevamo che era finita la tappa e quindi era il momento del riposo, invece per altrettanti motivi è stato un momento triste…è finita. 

(Giorgia), ci siamo scattati l’ultimo selfie che chiudeva il nostro progetto e siamo saliti in macchina.

(Jasmine) Da una parte è stato divertente da una parte  no perchè pensare che non ci sarà una quinta tappa oppure una sesta tappa e questo mi rattrista.

(Simone) Questo cammino mi è piaciuto molto, mi sono divertito e penso che sia utile

a tutti fare esperienze del genere.

(tommaso SQ) Il luogo che più mi è rimasto a cuore sono le Fonti del Clitunno (Tommaso Sap.) Sentieri in mezzo alla natura e animali selvatici strani da osservare con ammirazione continuo dritto nel mio pensiero che la terza tappa è stata la migliore ma questa si è difesa bene, l’unica pecca è stata la quantità di sassi che coprivano molta parte del percorso perché ovviamente dopo la camminata dovevo andare a lavoro e ci sono andato con i piedi completamente doloranti.

(Nicholas) Questa tappa è stata una delle più belle secondo me sia per gli stupendi panorami che abbiamo potuto osservare sia per le amicizie che ad ogni camminata si rafforzano sempre di più.

(Margherita) Un’ esperienza che mi ha formata tantissimo e aperto gli occhi su una parte di Umbria che altrimenti non avrei mai visto.

(giorgia) Posso dire di essermi divertita, di aver preso coscienza del nostro territorio e di quanto il cammino sia importante per conoscere noi stessi.


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