Seconda tappa

 Pale- Spello

Seconda Tappa


(Valentina) Il giorno 25 gennaio 2024 abbiamo svolto la seconda tappa del nostro cammino lungo la fascia olivata nel tratto Pale-Spello, (Nicholas) per un totale di circa 13 km. (Giorgia) La vera tappa che si collegava a l’altra svolta (Eremo delle
carceri-Spello) in realtà doveva essere da
Spello a Sassovivo, ma abbiamo deciso di partire direttamente da Pale, perchè il tratto Sassovivo-Pale era troppo scosceso. Abbiamo dunque organizzato il tutto, ritrovandoci a Pale alle 8:30 davanti ad una delle tante vecchie cartiere li presenti, la cartiera Sordini, (Lorenzo) oggi abbandonata.

(Elisabetta) Prima di incamminarci i prof ci hanno spiegato la tipologia di percorso, le cose che avremmo visitato e come era organizzata la giornata. 
(Giuseppe) La partenza è stata leggermente ritardata da una giusta e doverosa pausa colazione (Anna) con una crostata vegana e del caffè.

(Giorgia) Dalla piazzetta di Pale alzando lo sguardo, abbiamo notato quella che è la croce di Pale, una croce molto alta piazzata sulla punta del monte di Pale, visibile anche da Foligno bassa.
(Andrea) Abbiamo dedicato un po’ di tempo alla visita al borgo storico per poi inoltrarci nel piccolo paradiso naturale di Pale.
(Tommaso Sq) Mentre camminavamo, lungo sentieri stretti e scivolosi, abbiamo visto cascate meravigliose; una di queste  aveva la forma di una sposa, (Lorenzo) era nascosta una piccola grotta piena di stalattiti all’interno della quale siamo entrati.

(Giorgia) Finito il tratto boscoso delle cascate abbiamo proseguito su una strada in pianura molto tranquilla e asfaltata che era costeggiata di olivi che ci ha portato a Belfiore dove, ci siamo fermati davanti alla  piccola chiesetta “San Nicolò” del XII secolo decorata da un campanile a vela. Lì abbiamo fatto merenda sedendoci su un muretto a forma di anfiteatro davanti alla chiesa.

Superato Bel Fiore siamo arrivati a Scanzano, un paesino nelle vicinanze del precedente, dove abbiamo visto un arco di origine medievale che affacciava su un canale del Fiume Menotre.

Dopo Scanzano c’era San Giovanni Profiamma, che aveva un ponte che attraversava il Fiume Topino.

Da lì, dopo aver attraversato un campo molto fangoso, sono cominciate le salite.  (Maria) Alcuni di noi, tra cui io, credevano di non farcela. Arrivati in cima credevamo fosse finita, ma eccola là, una salita che fa invidia al monte Everest,  ma quando siamo giunti in cima il panorama era mozzafiato. (Giorgia) Si intravedeva la nostra meta, Spello. (Andrea) Da lì in pochi minuti siamo arrivati a Treggio dove ci siamo fermati in una casa dove risiedeva Alfred Hohenegger, un pittore e grafic designer tedesco. Le prof. ci hanno raccontato delle sue opere dedicate alle donne e ai cavalli. (Anna) Successivamente e poco più avanti alla casa ci siamo fermati a pranzo in un prato: da lì la vista era meravigliosa. (Larissa) Ci siamo riposati sul verde, io ho preso la mia felpa e l’ho stesa sul prato per appoggiare la testa. Dopo aver ripreso il cammino, verso le 14,30, siamo arrivati a Porta Consolare di Spello passando davanti alla Villa dei Mosaici Romani.  

(Bianca) Onestamente mi aspettavo di camminare molto ma molto di più, e invece sono arrivata a Spello con più energie di prima. (Nicholas) Nonostante le distanze percorse, la fatica è rimasta sorprendentemente gestibile, e ne va dato il merito al percorso che era principalmente in discesa con l’eccezione di un’ardua salita che ha aggiunto una piacevole dose di sfida al nostro cammino. L’ottimo clima ha contribuito ulteriormente all’atmosfera positiva della giornata regalandoci dei bellissimi paesaggi.

(Margherita) Facendo un confronto con la scorsa passeggiata ho notato due cose per me importanti quando si fa una bella camminata come questa: il bel tempo, fondamentale per ammirare a pieno il paesaggio, e la compagnia, perchè le persone giuste permettono di non sentire affatto il peso dei chilometri sulle gambe, anzi, di vivere con leggerezza e serenità questa esperienza. Non vedo l’ora, quindi, di scoprire quali altre meraviglie e sorprese ci aspettano nella prossima tappa! Questa camminata è stata  più facile della prima ma non è stata soddisfacente né intrigante perché appunto non siamo passati per boschi, in pratica non siamo stati in mezzo alla natura e se ci siamo stati è stato per un periodo insignificante.
(Tommaso Sap.) Nell’altra camminata parlavamo di pace interiore, di sentirsi bene e stare nella natura che secondo me non è stato presente in questa tappa.  Ovviamente non sto dicendo che io abbia trovato la pace interiore nella prima tappa (mi sembra impossibile per uno come me) ma stare nel silenzio della natura, in mezzo ai boschi è uno dei motivi per il quale ho voglia di fare queste camminate. (Anna) Quest’avventura che pensavo fosse noiosa in realtà si è rivelata molto divertente. Sarà un altro pezzo di puzzle che posso unire a quelle che definisco “Giornate Particolari”. 

(Maria) Avevo previsto una camminata isolata dal mondo con le mie cuffiette, ma subito dopo l’arrivo di tutti mi sono accorta che quella poteva essere un'ottima occasione per conoscere le persone che stavano con me.
(Valentina) Nonostante le difficoltà incontrate lungo il percorso, l'esperienza è stata davvero gratificante. (Tommaso Squadroni) Questa esperienza mi ha veramente colpito e la consiglierei anche a tutte le altre classi perché sono veramente esperienze non solo da provare, ma soprattutto da vivere.

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