Le cartiere di Pale
Le cartiere di Pale
La forza delle acque del fiume Menotre, ha segnato la storia produttiva delle valli in cui scorre. L’energia idraulica derivata dal fiume ha permesso la costruzione di lanifici, molini e cartiere, nella zona di Pale e della vicina Rasiglia.
Le gualche da panno erano qui attive già dal 1079 munite di grandi martelli di legno azionati dalla forza idraulica, che servivano a battere, macerare gli stracci, panni da cui ricavare il pisto per la produzione di carta.Sotto la spinta della vicina abbazia benedettina di Sassovivo, le gualchiere subiscono innovazioni che le portano ad essere delle cartiere vere e proprie, famosissime per la preziosa carta che riuscivano a produrre.
L’operosità della cartiera di Pale si riflette sulla città di Foligno, che durante il XV secolo divenne una città famosa per la sua vocazione tipografica. Proprio qui, presso i torchi dell’editore Numeister, nel 1472 viene stampata la prima edizione della Divina Commedia di Dante Alighieri.
Nel 1590 il bibliotecario del Vaticano definì la carta prodotta a Pale senza eguali.
Nel 1810 a Pale in Umbria, e nella vicina Belfiore, si contavano ben 16 cartiere attive che occupavano circa 130 operai. Alla fine del primo decennio del Novecento gli operai erano 249. Oggi nella valle non vi sono più opifici attivi tuttavia è ancora possibile ammirare e visitare, su prenotazione le cartiere abbandonate prima tra tutte la grande Cartiera Sordini da cui può partire la visita al centro storico di Pale.
Bibliografia/Sitografia
https://www.paledifoligno.it/le-cartiere-di-pale/
https://www.sentierinellafasciaolivata.it/attrattore/cartiere-pale-in-umbria/
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