Duomo di Spoleto

 Duomo di Spoleto

Il duomo, il cui nome ufficiale è cattedrale di Santa Maria Assunta, è il principale luogo di culto cattolico della città di Spoleto. 
Edificata nel XII secolo in stile romanico presenta facciata a capanna con portico rinascimentale con cinque arcate a tutto sesto intervallate da colonne corinzie; ai lati del portico sono due piccoli pulpiti. La parte superiore della facciata  è divisa in due fasce: nell'ordine inferiore si aprono cinque rosoni, dei quali il centrale più grande, nella parte superiore, invece, tre grandi nicchie ogivali, e altri tre rosoni. Nella nicchia centrale, vi è il mosaico Cristo in trono fra la Madonna e San Giovanni Evangelista. 
L’interno è stato modificato nel XVII secolo in stile barocco. Resta dell’antica struttura romanica il pavimento fatto a motivi cosmateschi. 
Appena entrati si può notare la prima cappella a destra fatta edificare vescovo Costantino Eroli nel 1497.  E’ nota per il gruppo di affreschi, realizzati da Pinturicchio in stile rinascimentale.
Altra cappella del lato destro è quella che conserva il Christus Triumphans di Alberto Sotio. E' uno dei più antichi esempi di croci
dipinte ed è realizzata con tempera all'uovo che non è stesa direttamente sulla croce, ma su pergamena, preparata con vari strati sempre più sottili di gesso e colla. 
All’interno del Duomo di Spoleto si può trovare la Tomba di Filippo Lippi, noto per le Storie della Vergine, un ciclo di affreschi conservati all’interno della stessa chiesa.  
Girando per la Cattedrale si può ammirare un dipinto di Annibale Carracci, La Madonna della Manna d’Oro, la tela è inserita in un altare tardo settecentesco, priva di cornice originaria e modificata nelle dimensioni. E’ fatta con tecnica Olio su Tela. 
Una delle relazioni particolari tra S. Francesco e la città di Spoleto è la celebre lettera autografa scritta dal Santo a frate Leone, che costituisce uno dei cimeli più importanti della città, conservato nella basilica cattedrale. La «Lettera a frate Leone», conservata originariamente nella chiesa minoritica di S. Simone a Spoleto, salvata per fortuna dopo varie peripezie cui andò incontro tra la fine del secolo scorso e gli inizi di questo, è oggi esposta nella cappella delle reliquie della cattedrale spoletina.






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