Chiesa di San Ponziano

 Chiesa di San Ponziano


La chiesa di San Ponziano si trova fuori della cinta urbana di Spoleto, lungo la strada che porta a Colle Ciciano, immersa in un paesaggio di uliveti, a pochi metri dalla chiesa di San Salvatore.

Sorge, secondo la tradizione, sul luogo dove fu sepolto San Ponziano dopo il martirio o dove rotolò la sua testa tagliata.


Ponziano, giovane di una nobile famiglia locale, poi divenuto santo patrono della città, visse a Spoleto al tempo dell’imperatore Marco Aurelio (161-180). Dopo aver resistito alla conversione al paganesimo, venne condannato alla decapitazione, che fu eseguita il 14 gennaio del 175. Il martire venne sepolto nel monte Ciciano, dove gli venne fatto prima un memoriale poi una basilica tra i sec XI e XIII,  nel luogo in cui prima sorgeva un cimitero paleocristiano.

Il complesso monumentale comprende una basilica e un monastero benedettino, in origine maschile e poi femminile. 

Restano della costruzione originaria la facciata, il campanile, l'abside e la cripta. 


Esterno

La facciata di stile romanico, tipologia a capanna, presenta un portale architravato e riquadrato da una cornice musiva cosmatesca con decorazioni scultoree (l’Agnus Dei tra un leone e un’aquila) in tre tondi. Sopra il portale è un arco che ha alle estremità due aquile che trattengono tra gli artigli un animale. Il rosone, di cui resta solo la cornice esterna decorata dai simboli dei quattro Evangelisti, è fiancheggiato da due finestrine rettangolari. 

Alla base degli stipiti sono due leoni molto frammentari.

Degne di nota anche le tre absidi ornate da una serie di archetti pensili.


Interno

L’interno è il risultato di un integrale rifacimento compiuto nel 1788 ad opera di Giuseppe Valadier. Ha la consueta pianta comune a molte chiese romaniche: tre navate absidate, presbiterio rialzato e  una cripta sottostante. 



Cripta

La cripta di San Ponziano a Spoleto, accessibile dalla navata sinistra, costituisce un tesoro artistico e storico. La struttura, risalente al XII secolo, presenta tre navate con absidi, caratterizzate da colonne di recupero, probabilmente provenienti da un circo di Bevagna, presentano un'interessante caratteristica: una

colonna mostra un capitello rovesciato, che ha suscitato varie interpretazioni, inclusa quella simbolica dell'anticristo. 

Al suo interno, si trovano numerosi affreschi di epoche diverse, tra questi spiccano affreschi risalenti al XIV e XV secolo,  Degni di nota San Bernardino da Siena e San Simonino da Trento protagonista di una storia di culto e persecuzione antiebraica avvenuta a Trento nel 1475 e seguita all’omicidio di Simonino. L'abside centrale ospita un affresco della Crocifissione, molto interessante poiché se viene osservata dal basso o dall’alto, a causa della prospettiva cambia l'immagine.

Nell’ultimo abside è presente un affresco che ritrae l’arcangelo Michele, alla sua destra troviamo una monaca e alla sua sinistra un uomo in tunica rossa, si crede che esso fosse l’amante della monaca. Ciò spiega le incisioni sul muro di frasi ironiche sugli amori illegittimi.

Molto importante è la Madonna con il Bambino, ritratta in una colonna.














Bibliografia/Sitografia

Informazioni dateci dal custode in loco

https://www.iluoghidelsilenzio.it/abbazia-di-san-ponziano-spoleto/ 

https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Ponziano_(Spoleto) 

Bruno Toscano, Spoleto in Pietre, 2023



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